L'esperto risponde
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Pur usufruendo di queste agevolazioni, un acquirente potrebbe comunque avere un problema di liquidità. In tale caso è possibile scegliere di fare richiesta di un anticipo sul Tfr, ovvero sulla liquidazione che l’azienda presso la quale si lavora deve versare al termine del rapporto lavorativo. Naturalmente questa possibilità si applica soltanto ai contratti lavorativi che prevedono tale misura. In questi casi è possibile richiedere l’anticipo:
- Se si lavora nell’azienda da almeno 8 anni
- per un ammontare massimo pari al 70% del trattamento di fine rapporto maturato
Per ottenere le agevolazioni prima casa è necessario rispettare una serie di requisiti che riguardano:
- le caratteristiche dell’abitazione, che deve essere non di lusso
- la residenza nel comune o nell’immobile
- il possesso di altri immobili
Lavoratori atipici, autonomi e liberi professionisti possono ottenere un mutuo purché abbiamo la possibilità di dimostrare una certa anzianità e continuità lavorativa:
- Per i lavoratori a tempo determinato o atipici si richiedere la dimostrazione di aver lavorato almeno 18 mesi negli ultimi 2 anni;
- Per i lavoratori autonomi o liberi professionisti, la banca richiede di visionare le ultime due dichiarazioni dei redditi.
Non esiste in assoluto un tasso migliore rispetto ad un altro, ma solo quello che meglio risponde alle tue esigenze. Chi è più propenso al rischio e ha la ragionevole aspettativa di incrementare il proprio reddito potrà preferire il tasso variabile, mentre chi ha una situazione reddituale statica, famiglia a carico e bassa propensione al rischio, preferirà di sicuro il tasso fisso. Per quanto importante, la scelta del tipo di tasso può essere comunque affrontata con relativa leggerezza, in quanto è sempre possibile surrogare o rinegoziare il proprio mutuo cambiando tipo tasso.
Si ha accollo di un mutuo quando si subentra in qualità di un mutuatario a un’altra persona, assumendo tutte le obbligazioni derivanti dal contratto di mutuo. Un caso tipico di accollo si ha quando chi acquista un immobile, invece di sottoscrivere un nuovo mutuo si accolla quello del venditore, subentrandogli. In questo caso l’acquirente risparmia alcune spese quali la perizia, le spese di assicurazione scoppio e incendio, ma l’impossibilità di cambiare importo e tasso di interesse rende spesso l’operazione poco conveniente. L'accollo del mutuo libera il mutuatario originario solo con il consenso della banca erogante, che potrà essere fornito solo dopo un’attenta valutazione della capacità di rimborso del nuovo debitore subentrante.